28 febbraio 2014

TAG: Vorrei ma non posso

Ultimamente girano parecchi tag che personalmente trovo molto interessanti sia da leggere che da riproporre. Quello di oggi in particolare è stato ideato da Annalisa, Make-up Pleasure (una di quelle a cui vi consiglio di rivolgervi se avete bisogno di un consiglio, ne sa a pacchi), e consiste nell'elencare per ogni categoria un prodotto che vorremmo tanto stringere tra i nostri artigli ma che per un motivo o per un altro non possiamo acquistare. Praticamente la storia della mia vita.   
Per quanto mi riguarda il limite è quasi sempre solo uno: il vile denaro; quando so che un colore mi sta male o un prodotto non è adatto alle mie esigenze non sono portata a desiderarlo comunque, mi metto facilmente il cuore in pace. 
Ringrazio le gentili donzelle che mi hanno taggata, la già citata creatrice, la mia omonima The World of Claire, Marta It's just a trick of the light e Valeria Rainbow Beauty. Se ho dimenticato qualcuno insultatemi pure.



Un cosmetico per la skincare:
Praticamente qualsiasi prodotto REN adatto alla mia pellaccia. In particolare - considerando quanto le piacciono gli acidi - la Glycolactic Radiance Renewal Mask dovrebbe darmi una faccia nuova, tutto questo ovviamente nelle mie fantasie più perverse.





Un prodotto make up per la base (fondotinta, correttori, ciprie, primer):
Il Double Wear di Estée Lauder. Il più coprente, il più duraturo, il boss di tutti i fondotinta, l'ho provato solo una volta tanto tempo fa, ma è stato un colpo di fulmine.
Sarei anche disposta a sacrificare quei 40 e oltre euri che costa, il problema è che ho trovato dei fondi che mi piacciono a dei prezzi un po' più umani e non vorrei mai che finisse rilegato in un angolino aspettando le grandi occasioni che non ho mai.


Qualche elemento per il contouring (terra, blush, illuminante):
Questa probabilmente è la categoria dove c'è la più alta concentrazione di sofferenza perchè alla fine, seriamente, che minchia me ne faccio di ventiquattro illuminanti? Considerando anche che li uso poco causa glitter che vedo solo io una volta applicati e che NO. 
Non che a terre e blush (!!!) sia messa molto meglio eh, però il mio cuoricino vedendo questo illuminante della collezione primaverile di Giorgio Armani si è proprio frantumato. Non so il prezzo in euri, ma quello in dollari mi basta. 88,00. Sì. Seriamente. Giorgio caro, ti piglierei volentieri a schiaffi.




Un mascara:
Ehm, Houston abbiamo un problema, con l'I Love Extreme di Essence ho trovato la pace dei sensi talmente profondamente che ho occhi solo per lui (ah-ha). 
Certo, l'effetto dello Smoky Lash di Make Up For Ever sulle mie ciglia rimane sempre il top, ma dopo averlo ricomprato sei o sette volte ed essermi fatta una botta di conti con annesso infarto mi è passata proprio la voglia.


Matite o eyeliner:
Tutti i cilici di questo mondo non basteranno per infliggermi una giusta punizione per essermi fatta scappare non una, ma ben due volte l'eyeliner dei miei sogni, Dark Diversion di MAC. 
La speranza è sempre quella che venga riproposto in qualche collezione. O messo in permanente, cristo, cosa ci vuole?

Immagine presa da bestheelforward.blogspot.com

Un ombretto o una palette:
Burnished Amber. Tom Ford. Non voglio neanche sapere quanto costa. C'è bisogno che aggiunga altro?

Immagine presa da www.mookieonthebench.com

Un rossetto o un gloss:
E prontamente mi smentisco da sola. Kontrol di Illamasqua è uno dei miei più grandi crucci da parecchi anni, potrei anche comprarlo e smetterla di rompere i maroni, ma temo che il suo livello di freddezza (freddura? frittura?) sia insostenibile per la mia faccia e lì la delusione sarebbe troppa, preferisco vivere nel dubbio. Sapete no? Il mio secondo nome è Regret.


Un accessorio per il make up o per la cura del viso:
I pennelli di Charlotte Tilbury - come anche il resto della linea - me li sogno di notte. In particolare il Powder & Sculpt Brush considerata la mia ossessione per il contouring e l'incipriamento mirato (scusate, oggi ho il cervello sbriciolato) sarebbe la mia preda numero uno se non fosse che mi rifiuto di spendere non so quante sterle di spese di spedizione dal sito di Selfridges. E oltretutto mi sentirei obbligata a spendere ulteriori soldi che non ho - ogni riferimento a palette, rossetti, duo terra-illuminante è puramente casuale -, non mi sembra il caso.


Un prodotto per il corpo:
Dato che curo la mia persona dal collo in sù e di fancy creme corpo non me ne frega niente, nomino un profumo. IL profumo. Colui che mi ha rubato il cuore da anni ormai e che ha il potere di svoltarmi una giornata con una semplice spruzzata clandestina di tester. Il Neroli Portofino di Tom Ford, che vale assolutamente tutti i soldi che costa, ma che mai riuscirei a spendere.


Uno smalto:
Anche qua mi trovo in difficoltà, una volta cambiavo smalto ogni due giorni e tutti i colori e finish mi facevano andare in brodo di giuggiole; ora non vado oltre i miei viola/rossi scuri, al massimo in estate posso sopportare un rosso aranciato. Sono diventata noiosa e non mi lascio più ammaliare da glitter e effetti duochrome, ho tutto quello che mi serve e trovare uno smalto che mi faccia perdere un battito è davvero difficile.

 Ok, ho finito di soffrire.
Siete tuuuuuutte e tuuuuuutti taggati e niente, fatemi sapere se abbiamo qualche sogno proibito in comune!

26 febbraio 2014

Easy Wednesday #21

Anche se sono una di quelle donne malvagie e totalmente prive di senno che escono di casa alle 7 del mattino con un rossetto scuro abbinato ad uno smokey altrettanto scuro ogni tanto mi piace sperimentare con il lato non oscuro della forza. 
Da quando ho acquistato il pastello labbra Amore di Neve Cosmetics succede spesso, non so perchè, ma è una di quelle tonalità che sulla mia faccia vedo bene in un insieme soft e delicato (per quanto possa reggere la suddetta faccia, ovviamente); e dato che è raro vedere certe cose da queste parti approfitto del periodo per mostrarvi qualcosa di diverso. Come mi sento alternativa e avventurosa in questo momento uhuhuhuh.
Per prima cosa ho applicato la già citata matita Amore su tutte le labbra, per quanto mi riguarda è parecchio confortevole quindi anarchia cosmetica e niente balsamo labbra. 
Sulla palpebra mobile ho steso un Paint Pot di MAC uscito con non mi ricordo quale collezione, Nubile, un rosa pescato leggermente satinato su cui ho poi sfumato con mano molto leggera e concentrandomi soprattutto all'angolo esterno l'ombretto rosa antico presente nella benedetta palette Kiko Sensuouse Burgundy. 
Dato che senza un minimo di definizione nella parte superiore dell'occhio non posso stare, ho scelto un eyeliner in gel di un marrone caldo - Rich Ground di MAC -, ho tracciato una linea molto più sottile del solito e l'ho applicato anche nella rima interna superiore.
Dopo aver applicato il mascara però ho aggiunto un velo di Fata Morgana di Paola P nella parte più esterna della piega per dare un po' più di profondità al mio sguardo da triglia, sempre usando un pennello poco denso con movimenti per lo più a casaccio, niente di troppo preciso o grafico.
Logicamente anche sul viso sono andata più leggera del solito, invece di un contouring freddo e piuttosto marcato ho optato per una terra calda ma non eccessivamente aranciata in coppia con un blush rosa corallo.
    

Face:
Bourjois Happy Light Foundation n. 50 Porcelaine
 MAC Pro Longwear Concealer NC20
 Neve Cosmetics Translucent Mineral Powder "Hollywood"
The Body Shop Honey Bronze Bronzing Powder n. 03
NABLA Cosmetics Liquid Tech Blush "Fluid Love" 
 
Eyes:
MAC Paint Pot "Nubile"
Kiko Eyeshadow Palette "Sensuouse Burgundy"
Paola P e/s "Fata Morgana"
MAC Fluidline "Rich Ground"
Essence I Love Extreme Mascara
 
Lips:
Neve Cosmetics Pastello Labbra "Amore"

E voi avete dei rossetti, o come in questo caso delle matite, che secondo voi richiedono un trucco soft?
O sono solo pippe mentali mie come sospetto?

17 febbraio 2014

Coppetta Mestruale: The Chronicles | I 3 Mesi

Dopo avervi lasciate sulle spine con il post d'introduzione all'argomento, torno a parlare della coppetta mestruale, nello specifico questo sarà una sorta di riassunto delle puntate precedenti, dei progressi e delle cose che ho imparato in questi primi tre mesi d'utilizzo.
Vale sempre la premessa della volta scorsa, se questo tema per qualche strano motivo vi sconvolge ciao, ci vediamo al prossimo post, se non avete niente di più intelligente da dire di "CHE SCHIFOOH" risparmiate le articolazioni delle vostre mani. Ripeto, argomentate e sarete ascoltati.

Primo giorno, mai atteso con così tanto entusiasmo.
Appena sveglia approfitto per fare qualche prova d'inserimento ed estrazione.
Faccio bollire 5-7 minuti la mia piccola e tenera Yuuki in un pentolino d'acqua continuando a fissarla per paura che vada a fermarsi sul fondo e possa rovinarsi.
Inizio a fare le mie prove d'inserimento guardando questi video e arrivo alla conclusione che la più semplice a "C" fosse la piega migliore, quella con cui riuscivo a tenerla meglio, farla salire bene e aprire più facilmente.
ERRORE.
Credevo di averla piazzata bene al primo colpo, mi sembrava fosse aperta e avesse aderito alle pareti, non la sentivo, pensavo di essere un fenomeno.
Come mi sono stesa sul divano ho iniziato a sentire un leggero fastidio, era come se la coppetta scendesse e dato che non stavo bene e volevo fare un pisolino senza troppi pensieri l'ho tolta e sono tornata agli assorbenti interni.
Il giorno dopo dovevo prendere il treno e andare allo stadio, il pensiero di andarmi a ravanare in un zozzissimo bagno gentilmente offerto dalle Ferrovie delle Stato (regaz, io prendo solo regionali, non ho i soldi per i frecciarossa-gialla-arancione-brillantini dove magari puliscono ogni tanto) mi faceva venire due metri di pelle d'oca e per quanto la toilette delle signore al Tardini sia talmente pulita che ci si potrebbe mangiare sopra temevo di dover fare troppi avanti e indietro.
Inevitabilmente ha vinto l'assorbente interno, di nuovo.
ALTRO ERRORE.
A questo punto probabilmente avrei lasciato perdere perchè ve l'ho detto, sono una testa di cazzo, ma questa volta la sono stata un po' meno del solito e ho riprovato.
Senza dolori multipli è tutto più semplice e ho capito subito dove sbagliavo: l'avevo posizionata troppo in basso.
Ho sempre la cervice piuttosto alta il che mi permette - o mi costringe, non ho ancora capito - di andare abbastanza in su con la coppetta; risolta la teoria ora il problema era la pratica, in che razza di posizione dovevo mettermi per riuscire a posizionarla a modo? 
Dopo esser stata chiusa in bagno per quella che mi è sembrata una settimana intera sono arrivata alla conclusione che 1. dovevo accucciarmi 2. appoggiare la schiena a un muro in modo da portare avanti il bacino 3. la piega a "C" era da abbandonare in favore della "Pushdown", sapientemente illustrata nella gif da dù soldi qui sotto. 

  
Ovviamente queste sono cose estremamente soggettive, anche più di un mascara, ma se ancora non avete trovato la vostra posizione o non prendete neanche in considerazione la coppetta per paura di dover fare i salti mortali queste informazioni potrebbero esservi utili. Una volta capito come funziona è un'operazione da 10 secondi a dir tanto.
Cosa che non si può dire però dell'estrazione, almeno per le prime volte. Non riuscivo proprio a farla scendere e anche se pensavo di avere i muscoli rilassati non si muoveva di un millimetro, mentre ravanavo l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era come caspita faranno quelle che tagliano il gambo??!11!?
Estrazione da perfezionare, ma nel complesso ero felicissima: niente irritazioni, niente odori e cordini molesti, niente corse in bagno appena sveglia, niente quintali di rifiuti puzzolenti, anzi, mi faceva sentire talmente a mio agio che me ne sono totalmente dimenticata, mi sono addormentata (sono narcolettica, sì) e al mio risveglio erano passate 12 o 13 ore dall'ultima volta che l'avevo svuotata. 
BRIVIDO TERRORE RACCAPRICCIO!
Nessuna perdita, ma era come se la coppetta si fosse marinata ed amanava un odore decisamente sgradevole.
La lavo con il detergente intimo, niente, puzza ancora. La faccio bollire per 10 minuti, niente, puzza ancora. La rilavo, niente. 
PANICO.
Sentendomi una cretina cerco informazioni sul forum La Coppetta Mestruale (che è stato la mia lettura serale per diverso tempo) e vedo la luce in fondo al tunnel leggendo che lasciandola immersa in acqua e bicarbonato per qualche ora il problema dovrebbe risolversi. 
Così ho fatto e l'odore è andato via. Dio Culo grazie, giuro che non lo farò mai più, non terrò su la mia Yuuki per più di 8-10 ore perchè sono pigra, perchè ho un flusso ancora più ridicolo di quello che pensavo e perchè mi addormento ovunque. Considerando che l'assorbente interno lo cambiavo ogni tre ore direi che si può fare questo sforzo.

Il mese dopo andavo già come una scheggia nell'inserimento e affrontavo un viaggio in macchina di 6 ore in tutto. Non mi sentivo ancora pronta per il cambio in autogrill, ma il fatto di essere riuscita a gestire la combo mortale camion in autostrada + lavoro + primo giorno di ciclo senza dare di matto è stata una grande conquista ed è solo grazie alla coppetta mestruale. Chiamatelo effetto placebo, chiamatelo come volete, ma dopo questa esperienza ho capito che io indietro non ci sarei mai tornata. 

Al terzo ciclo ero pronta per il cambio in un luogo pubblico, evidentemente i bagni dell'Ikea mi sono stati d'ispirazione. 
Ormai avevo affinato la tecnica per l'estrazione, dando dei piccoli colpetti con i muscoli pelvici in modo da farla scendere quanto basta per riuscire a prendere la base con pollice e indice e rilassarli poi nel modo giusto diventa anche questa un'operazione da 10 secondi che posso fare stando seduta normalmente sul wc, nessun bisogno di mettersi una gamba dietro la testa o cose del genere. 
Il gambo non mi dà nessun fastidio quindi per il momento non ho intenzione di tagliarlo, è la mia copertina di Linus, mi serve come punto di riferimento e probabilmente andrei nel panico senza di lui. 
Fin qui tutto bene, il problema è sorto quando mi sono resa conto di non avere nè una bottiglietta d'acqua nè delle salviettine umidificate in borsa (due cose che non sono abituata ad avere), ho pulito la coppetta semplicemente con un fazzoletto di carta e vi sembrerà incredibile, ma non sono morta! E non ho nessuna infezione o male incurabile! Però ecco, per il futuro magari è bene ricordarsi di avere sempre a portara di mano almeno una delle due cose, i bei tempi da zozzona sono finiti.

Foto scattata durante la nostra luna di miele alle Maldive
Ecco, questi sono gli highlights dei nostri primi 3 mesi insieme. Avrei potuto essere più sintetica e andare un po' meno nel dettaglio, ma è nei dettagli che sta la differenza tra una lezione teorica e un'esperienza personale nella quale potersi immedesimare; io vi ricordo che non voglio e non posso insegnare niente sull'argomento, il mio è solo un racconto che vorrebbe farvi capire che non c'è niente di strano o difficile nell'utilizzo della coppetta mestruale, solo una vagonata di aspetti positivi. Per noi, la nostra bernarda e l'ambiente.

Sentitevi pure libere di condividere qua sotto le vostre esperienze e pormi/porre alle più esperte tutte le domande che vi vengono in mente, risponderò il prima possibile, giurin giurello!

11 febbraio 2014

TAG: Come Curo i Miei Capelli

Qualche giorno fa ho letto le risposte di due portatrici di capelli meravigliosi, Misato e la mia omonima GoldenVi0let, al tag Come curo i miei capelli e insomma, come posso esimermi dal portare il mio prezioso contributo su un tema che tanto mi ossessiona? Cristo, parlerei di capelli e rossetti scuri per settimane senza fermarmi.


1. Di che colore sono i tuoi capelli?
Fino a qualche mese fa avrei risposto con un gran 'BOOOOOHH', ma ora che rivedo il mio colore naturale dopo anni posso dire che sono un banalissimo castano freddo, non scurissimo, ma nemmeno così chiaro da poterlo definire cenere.

2. Come sono?
E' come avere sempre una sciarpa addosso: lunghi e voluminosi. Di natura mossi senza forma - sono un ex cespuglio io -, crespi, ma fortunatamente facili da maneggiare e mettere in piega, che questa sia liscia o mossa.
Punte secche e cute normale un po' permalosa.

3. Quante volte alla settimana li lavi?
Una o due, ogni venerdì così sono pronta ad affrontare il weekend e a volte anche il lunedì se il suddetto weekend è stato particolarmente impegnativo.

4. Fai un impacco pre shampoo?
Facevo, ora sono diventata pigra e ogni morte di papa mi schiaffo un quintale di olio di cocco dappertutto e lo tengo in posa tutta la notte.

5. Con cosa li lavi?
Shampoo Extravergine de La Saponaria  ♥ anche se ho provato dei campioncini di quello all'arancio dolce e credo che mi piaccia addirittura di più.

6. Usi il balsamo?
Per forza, se no districare il nido di chiurlo che mi si forma in testa è un'impresa per Medioman. Attualmente sto usando il Garnier Fructis Puliti e Brillanti e non avrei mai immaginato potesse darmi così tante soddisfazioni, ne riparleremo a prodotto finito.

7. Pettini i capelli in doccia, da bagnati?
Sotto la doccia no, passo semplicemente le dita dopo aver applicato il balsamo; prima di asciugarli sì e sinceramente non mi sembra la cosa li faccia soffrire più di tanto.

8. Usi una maschera a risciacquo? Qual è la tua preferita?
Figuriamoci! Al massimo lascio in posa il balsamo quei cinque minuti in più mentre faccio lo scrub (leggi: due volte l'anno) o cose così.

9. Usi il phon o li lasci asciugare all'aria?
Appena le temperature iniziano a salire saluto il phon, anche se non mi piacciono i miei capelli al naturale preferisco tenerli perennemente legati piuttosto che puntarmi ulteriore aria calda addosso. Durante i mesi freddi invece phono come se non ci fosse un domani, un po' per dare un senso alla piega, un po' perchè ci metterebbero una vita ad asciugare da soli.

10. Quali prodotti usi per lo styling?
Ne uso diversi a seconda dell'effetto che voglio ottenere, il Volumizing Mist di Aveda e il Termoprotettore di TRESemmé però sono onnipresenti.
  
11. Quali marchingegni sofisticatissimi usi per lo styling?
Un costosissimo e innovativo mollettone.

12. Qual è la cosa che più detesti dei tuoi capelli?
Il crespo. Odio profondo.

13. Qual è la cosa che più ti piace dei tuoi capelli?
Il fatto di poterci fare un po' quello che voglio e come dicevo prima il modo in cui tengono la piega.

14. Di norma li tieni sciolti o in elaboratissime acconciature?
Dipende, se il mosso è come dico io li lascio sciolti, se invece sono urendi vado di messy bun e bonanotte.

15. Possiedi molti accessori per capelli (cerchietti, elastici, mollettine…)?
Nope, ho giusto degli elastici tutti rigorosamente neri e forcine che cerco - con scarsi risultati - di non perdere. 

16. Pettini i capelli ogni giorno?
Dipende dalla quantità di nodi, sono loro che decidono.

17. Assecondi la loro texture naturale o sei in eterna lotta?
Lotta sempre e comunque! Ma ormai si sono rassegnati e non cercano nemmeno di ribellarsi.

18. Usi prodotti per capelli ogni giorno (lacca, spray fissante, spray illuminante, siero, spuma, oli…) per mantenere la piega?
Gli unici prodotti che uso sui capelli asciutti sono la Phyto 9 per ridare un po' di vita alle lunghezze e una polvere volumizzante se voglio proprio fare la figa.

19. Tingi/hai mai tinto (o decolorato, meshato, hennato) i tuoi capelli?
La mia ultima tinta è stata quella di Villa Lodola per tornare al mio colore. In passato ho usato anche l'henné, ma soprattutto ho tinto e decolorato allegramente. Sono stata arancione, fucsia, rosso fuoco, bicolore e per buona parte della mia esistenza nera, colore a cui periodicamente penso di tornare.

Contributo gentilmente offerto dalla webcam, come potete notare sono nata per spararmi selfies

20. Soddisfatta del risultato?
Della tinta Villa Lodola? Assolutamente sì!

21. Meglio...lunghi o corti?
Su di me lunghi, li ho portati corti e non è davvero cosa.

Idem come sopra


22. Lisci o ricci?
Un mosso rilassato.

23. Biondo, Nero, Castano, Rosso o Multicolore?
Una parte di me vorrebbe tornare nera, l'altra mi dice di darmi pace e tenermi il mio colore naturale. E' diffiicile.

24. Ci fai vedere una foto dei tuoi capelli?
Oddio, li vedere in continuazione, però in questa foto mi piacciono particolarmente - tralasciando ovviamente la mia faccia struccata -.


Come sempre siete tutte taggate ♥
E per favore, non insultate le mie sopracciglia, hanno dei sentimenti.

10 febbraio 2014

Once Upon A Time...A Modern Princess: Pocahontas Inspired Make Up

"Io nelle mie canzoni ho sempre tentato di scrivere storie al contrario, laterali o oblique.
Le favole mi hanno sempre affascinato: in esse si trova la rappresentazione di psicologie elementari; i personaggi e le vicende celano le nostre paure, le nostre passioni, i nostri desideri primari: e tutto precipita verso un lieto fine che tende a rassicurarci.
Così, quasi per gioco, ho voluto applicare alle favole il senso del dubbio, il gusto del contrario che uso in canzone, ipotizzando interpretazioni diverse da quelle tradizionali.
E' stato come rimischiare il mazzo di torti e ragioni, buoni e cattivi, e ridistribuire le carte.
Ho cercato di far uscire le favole da se stesse.
Perché ogni storia contiene il suo contrario.
Perché niente è come appare: le favole sono alibi.
E perché niente, infine, appare com'è:gli alibi generano altre favole"
["Diario di un gatto con gli stivali", Roberto Vecchioni]

Così, quasi per gioco, nasce questa collaborazione.
Le principesse Disney hanno accompagnato più di una generazione durante l'infanzia, l'adolescenza e perché no, anche l'adultità. Le loro storie, che ci hanno commosso, divertito e fatto sognare, sono legate a ricordi emotivamente carichi, sentiti.
Chi di noi, almeno una volta, non ha sognato di essere una di loro? Quante non hanno avuto una principessa preferita, quella "del cuore", in cui immedesimarsi?
E' proprio da questo vissuto che emerge una domanda fondamentale.
Come sarebbero le principesse, se avessero l'opportunità di vivere ai giorni nostri? Quale sarebbe il loro stile, se dovessero scrollarsi di dosso l'immagine intramontabile ma, ahimè, statica, di principessa e donna perfetta di un'epoca passata?
Da qui, un'idea.
Il nostro proposito è quello di interpretare la personalità di queste giovani donne in chiave moderna e alternativa, adeguandole ai nostri tempi.
Virtù, potenziali difetti (abilmente celati nei film) ed unicità dello stile si fondono con le peculiarità ed il carattere irripetibili di ciascuna blogger.
Ognuna di noi ha fatto proprio un personaggio, fondendo il proprio tocco con quello dei grandi classici.
Il risultato è una ventata di "freschezza" che si allontana dalla canonicità e dalla monotonia dei soliti makeup d'ispirazione.


So che questa notizia vi sconvolgerà, ma ve lo devo dire: sono stata bambina anche io. Incredibile vero?
E come ogni bambina fortunata avevo la mia collezione di cassette di cartoni Disney; gli Aristogatti, Basil l'Investigatopo, il Re Leone e Pocahontas mi hanno insegnato cosa vuol dire essere in fissa e hanno definito in modo piuttosto forte le mie passioni.
Quando Valeria mi ha invitata a partecipare a questo suo progetto dicendomi che le mancava una Pocahontas ho sentito il dovere morale di accettare.
E' travestendomi per anni ogni santissimo carnevale da Pocahontas che ho scoperto il trucco, mia madre mi truccava e per me avere l'eyeliner come lei e il rossetto era il massimo. Poi gli altri bambini mi prendevano in giro, ma questa è un'altra storia.
Dato che i miei dolci ricordi d'infanzia non interessano a nessuno passiamo al trucco.
Pensando ad una Pocahontas dei giorni nostri faccio fatica ad immaginarla perfettamente truccata, sono sicura che non avrebbe voglia di mettersi lì a fare mille sfumature o armata di colla per glitter e diavolerie del genere.


Ho puntato su tonalità calde applicando Caramel di Nabla su tutta la palpebra mobile e il n. 335 di Inglot, un color mattone, nell'angolo esterno.
Successivamente ho steso l'eyeliner nero e con un ombretto marrone scuro ho intensificato la piega dell'occhio e seguito la linea fatta in precedenza; l'intento era quello di ricordare vagamente il patacchino che ha sul braccio.
All'angolo interno, chiaramente e banalmente ispirato alla collana, ho applicato una base bianca su cui potesse risaltare bene Chill della palette Ultra Matte Bright di Sleek.
Per quanto riguarda il viso ho semplicemente scaldato con una terra come se non ci fosse un domani.
Le labbra mi hanno dato da pensare, ma di una cosa ero certa: DEATH BEFORE BROWN LIPSTICK. Alla fine ho optato per un Chubby Stick di Clinique sull'arancio, Pocahontas deve salvaguardare la sua terra, non ha sicuramente tempo per matite, pennellini e Ruby Woo. 


Face:
Bourjois Happy Light Foundation n. 50 Porcelaine
MAC Pro Longwear Concealer NC20
Neve Cosmetics Translucent Mineral Powder "Hollywood"
Bourjois Dèlice de Poudre Bronzing Powder

Eyes: 
 MAC Paint Pot "Soft Ochre"
Nabla Cosmetics e/s "Caramel" 
Inglot e/s 335 Matte
Inglot e/s 402 Matte
Nabla Cosmetics e/s "Glitz"
NYX Jumbo Pencil "Milk"
Sleek Ultra Matte Bright "Chill"
MAC Fluidline "Blacktrack"
Essence I Love Extreme Mascara

Lips:
Clinique Chubby Stick "Oversized Orange"
 
Vi lascio alle mie colleghe!
 

7 febbraio 2014

Dark Lips Series: Some Velvet Morning

Questa mattina mi sono svegliata con una malsana voglia di smokey marrone - e mojito, ma questi sono dettagli ininfluenti -, una di quelle cose che succedono due volte l'anno insomma, ma che alla fine della fiera è tra quei pochi trucchi che so che su di me funziona sempre e comunque.
Ho iniziato stendendo come base il solito Color Tattoo di Maybelline nella tonalità 'On and On Bronze', mi piace talmente tanto che tra un po' me lo vedrete usare anche sotto ad un ombretto giallo. 
Con l'Emerald Shader di Neve Cosmetics, ovvero il mio nuovo grande amore in ambito pennelli, ho applicato lungo tutta la rima cigliare inferiore e superiore Embark di MAC e sulla palpebra mobile 'Rewind' della Vice 2 di Urban Decay, un marrone medio opaco che mi serviva per spegnere un po' la luminosità del Color Tattoo.
A questo punto ho deciso di intensificare la piega, cosa per la quale non lo si potrebbe più definire uno smokey in realtà, ma sticazzi, e lo faccio sempre usando Embark. 
Sfumo ulteriormente usando Caramel di Nabla che oltre a scaldare ancora di più il trucco lo rende anche un po' più interessante, senza era davvero da latte alle ginocchia.
Ho applicato una matita marrone opaca nella rima interna sia superiore che inferiore e ho completato il tutto con il mio mascara del cuore.
Dopo aver fatto gli occhi di solito passo subito alle labbra e decido successivamente cosa applicare sulle guance. 
Volevo usare Merlot di Laura Mercier e farne risaltare la sua componente violacea applicandoci sotto la matita Currant di MAC, ecco, in foto è un epic fail, ma dal vivo è venuto fuori un colore bellissimo.
Contouring, come sempre, e Beach Tint di Becca nella tonalità 'Strawberry' che mi sembrava stesse particolamente bene con Caramel.


Face:
Bourjois Happy Light Foundation n. 50 Porcelaine
MAC Pro Longwear Concealer NC20
NYX Blush "Taupe"
Becca Beach Tint "Strawberry"
Neve Cosmetics Translucent Mineral Powder "Hollywood"

Eyes:
Maybelline Color Tattoo "On and On Bronze"
MAC e/s "Embark"
Urban Decay Vice 2 e/s "Rewind"
Nabla Cosmetics e/s "Caramel"
Sephora Khol Expert "Brun Perfect"
Essence I Love Extreme Mascara

Lips:
MAC Lip Pencil "Currant"
Laura Mercier "Merlot"


Buon weekend! 

3 febbraio 2014

Nabla Cosmetics - Eyeshadows | Prime Impressioni, Swatches e Comparazioni

Di solito prima di parlare di un prodotto - o in questo caso di un brand - particolarmente in voga tra i beauty blog in un determinato periodo storico aspetto che l'hype sia passato. 
Perchè sono una bastian contraria, perchè forse non sono ancora uscita del tutto da quella fase adolescenziale per cui bisogna combattere a tutti i costi l'omologazione e perchè ad una certa a me per prima viene voglia di lanciare il pc fuori dalla finestra trovandomi davanti l'ennesima review del prodotto x. 
Ecco, con Nabla è stato diverso. 
In questi (pochi) mesi ho letto con curiosità ogni santissimo post sull'argomento e dopo aver avuto la possibilità di toccarli con mano mi sono trovata a desiderare un range di prodotti completo tra cui sguazzare. Qualcosa vorrà pur dire. 
Metteteci in più che ancora per oggi e domani sul sito sono in corso degli sconti su ombretti e blush, qualche miglior scusa per un veloce post di prime impressioni?


In questo caso mi dedicherò agli ombretti, purtroppo non riuscirò a fare la stessa cosa anche per i blush entro la fine della promo (you know, le calende greche), ma spero che possa essere comunque utile a qualcuno.
La premessa in cui vi spiego chi e cos'è Nabla e che anche se questi prodotti mi sono stati inviati dall'azienda (grazie ♥) questa è la mia più sincera opinione e nessuno sta tenendo in ostaggio i miei gatti minacciando di spazzolarli contropelo se non scrivo dolci parole d'amore per i suddetti, la possiamo evitare vero? 
Bene, partiamo dagli ombretti refill.


Tutti gli ombretti - eccetto gli H2O - sono disponibili sia nella loro confezione che, a prezzo ridotto, in cialda da inserire in una palette magnetica, che potrebbe essere quella che avete già in casa o la palette Liberty che è di una tenerezza infinita e che con l'acquisto di 6 refill ricevete in regalo. Questo è il marketing strategico che piace a me.


Glitz è un bronzo dorato dalla texture morbidissima. Come potete vedere è lontano dall'essere un oro come Half Baked e gli manca totalmente quella punta aranciata che lo farebbe cadere nel rame come l'ombretto della palette Kiko. Il 106 di Inglot si avvicina come tonalità, ma è leggermente più scuro e meno riflessato una volta applicato sull'occhio.


Caramel fa parte degli opachi ed è uno di quei colori che proprio non ha simili nel mio arsenale, potrebbe essere parente di Texture di MAC, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
In questo caso il nome non potrebbe essere più azzeccato, è proprio un color caramello che sto adorando applicato da solo su tutta la palpebra molto sfumato.


Aphrodite è un rame con una bella dose di rosso e di arancio dentro, insomma, è un rame pimpato. La foto non gli rende per nulla giustizia, prometto di farvelo vedere in azione il prima possibile. 


Atom è un illuminante particolare, guardandolo da vicino sembra avere dei riflessi azzurri, ma una volta applicato non risulta così freddo. 
Nonostante il mio occhio estremamente pignolo veda dei glitter al suo interno lo sto usando con soddisfazione anche per illuminare la parte alta dei miei finti zigomi, sono talmente piccoli e sottili che per essere notati bisognerebbe fissarmi ad una distanza altamente sconsigliata.


City Wolf è un taupe così freddo che fa sembrare il 360 di Inglot e Like A Virgin di Too Faced quasi caldi, quasta foto mi ha sconvolta. 
E' perfetto per definire la piega, sfumare uno smokey, riempire determinate sopracciglia e sicuramente lo proverò anche per il contouring.
Il Color Tattoo di Maybelline si avvicina molto come tonalità, usato come base dev'essere proprio la sua morte.
Ah tra l'altro questi Soft Matte si sfumano praticamente da soli, ci sono alcuni opachi che necessitano di tanto tempo e pazienza per riuscire a sfumarli in modo omogeneo, qua il problema non si pone. 


Interference tra tutti è quello che non avrei acquistato di mia spontanea iniziativa, sbagliando come sempre. 
I suoi riflessi viola su base grigia lo rendono davvero unico, potrebbe essere un cugino di secondo grado di Satin Taupe di MAC senza la componente marrone.
Su di me risulta particolarmente freddo, nel senso che a tratti sembra quasi azzurro e la cosa mi fa un po' paura, ma ci sto lavorando, secondo me si presta a parecchi esperimenti. 

Con nessuno di questi ombretti ho avuto problemi di durata, nemmeno quando ho usato come base il Soft Ochre (che ultimamente mi sta dando qualche problema, credo sia giunta la sua ora) o quando ho tenuto su tutto il giorno Caramel senza nessun primer sotto; vi ricordo però che io non ho una palpebra oleosa.


Un'altra famiglia di ombretti è quella degli H2O, formulazione e texture particolari che dovrebbero dare il meglio applicati con le dita. 
Io sinceramente tutta questa differenza non l'ho vista; se la pigmentazione della linea "base" è alta, con gli H2O il colore necessita di essere costruito per ottenere un risultato pieno, ma lo devo fare con il pennello tanto quanto con le dita, cosa che trovo decisamente più scomoda.
Sicuramente devo ancora prenderci la mano, magari tra qualche mese vi dirò che applicare questo prodotto con le dita è la cosa più semplice e comoda del mondo.
Con entrambi quelli che ho potuto provare ho però notato una resa diversa rispetto agli altri sul lungo periodo. Non mi sono andati nelle pieghe, ma il colore ha perso d'intensità e non è una cosa che ci si aspetta da tonalità così vive; comunque anche qua continuerò con le mie prove e vi farò sapere.


C'è davvero bisogno che vi spieghi perchè sono perdutamente innamorata di Daphne
Potrei truccarmi con solo questo ombretto ogni giorno e non riuscirebbe ad annoiarmi. Senza contare che sono ossessionata da Apollo e Daphne dai tempi della seconda superiore. 
Come potete vedere è parecchio simile - se non più bello - al solito ombretto della solita palette Kiko che uso un trucco sì e l'altro pure, quindi se avete passato tutto questo tempo a disperarvi per non averla presa quando uscì in edizione limitata, Daphne potrebbe colmare in parte quel vuoto.


E per finire Prerogative, un viola brillante freddo a cui foto e parole non renderanno mai giustizia. Prima di averlo tra le mani mi sembrava si un bel colore, ma non mi aspettavo proprio una meraviglia del genere. 
So che molte hanno avuto dei problemi con questo signorino, io pur avendo gli occhi ipersensibili non ho avvertito nessun fastidio. E' anche vero però che per questo motivo sto sempre molto attenta nell'applicazione, indipendentemente dal prodotto. 

Info tecnico-tattiche: gli ombretti refill con la promozione in corso sono venduti al prezzo di 5,53€ (6,50€ a prezzo pieno), mentre gli H2O a 7,57€ (8,90€ a prezzo pieno). La Palette Liberty è in regalo con l'acquisto di almeno 6 ombretti refill oppure acquistabile a 6,00€.
Questi prodotti li trovate solo sul sito di Nabla Cosmetics così come le informazioni per quanto riguarda le spese di spedizione. 
Ah spedizione che tra parentesi è veloce da far paura, voi ordinate e il giorno dopo Bartolini suonerà alla vostra porta.

Eh sì, fatevene una ragione, anche io vi tedierò con questi prodotti per un bel po'. 
Avete provato qualcosa firmato Nabla? Chi? Come? Cosa? Quando? Perchè?
Fantastichiamo tutti insieme sulle possibili future aggiunte al range!

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