A meno che non siate appena tornati da un viaggio intorno al mondo o la vostra connessione internet vi abbia abbandonati nell'ultima settimana saprete già di cosa sto per parlarvi.
Oggi, mercoledì 3 dicembre, Nabla Cosmetics lancia la nuova collezione Genesis, una collezione composta da 8 ombretti - di cui solo uno in edizione limitata - che nascono da una collaborazione con la natura e i suoi colori. Vi invito comunque a leggere il comunicato stampa e guardare il video di presentazione di Daniele, nessuno meglio di loro può raccontarvi l'ispirazione e il lavoro che c'è dietro.
Qualitativamente parlando mi sembrano in linea con gli ombretti già presenti in gamma, ma provandoli da soli tre giorni rimando ogni giudizio a tempo debito, oggi ci concentriamo su swatch e comparazioni.
Partiamo con Superposition, l'unico ad essere un'edizione limitata.
E' un tono complesso, di quelli che a seconda dell'occhio che lo indossa varia tantissimo. Su di me la base nocciola prevale su qualsiasi altra componente anche se, una volta applicato, sulla palpebra mobile i glitter azzurri/argentei tendono a raffreddarne il riflesso.
Capito no? So che sembra una supercazzola fatta sotto acidi, ma d'altra parte le mie limitatissime capacità descrittive non sono una novità.
Con Interference, per quanto mi riguarda, non ha nulla da spartire. Interference è freddo e ha una base grigia con riflessi violacei, particolarissimo, questo sì, ma che proprio non riesco a vedere su di me; Superposition invece lo trovo più adatto ai miei colori, per questo secondo me uno non esclude assolutamente l'altro.
La texture mi sembra leggermente più "ruvida" rispetto ai suoi fratelli e necessita di essere costruito per ottenere un colore pieno, problema invece che non si pone se applicato su una base nera su cui a mio parere da il meglio di sè.
Grenadine è un rosso rosato molto brillante dal finish satinato, rispetto ad altri ha una texture più sottile e per nulla polverosa.
Il riflesso rosato - che scusate, non sono riuscita a cogliere in foto - secondo me lo rende diverso da tante altre tonalità sul genere che troviamo in commercio che tendono ad essere più cupe o, come nel caso di Aphrodite, con più arancio all'interno.
Spero di riuscire a farvelo vedere presto in un look perchè sull'occhio diventa qualcosa di meraviglioso.
Pensavo non potesse esistere una tonalità più utile di Fossil in casa Nabla, poi è arrivato Narciso. Per qualche motivo la sua punta rosata lo rende il miglior ombretto che abbia mai provato per definire la mia piega palpebrale.
Groundowork è molto simile come concetto, forse ha un filino di giallo in più al suo interno, ma ovviamente essendo in crema è un prodotto diverso.
Ve lo dico senza girarci troppo intorno, se dovete prendere un solo ombretto di questa collezione con Eternity andate sul sicuro.
Io non amo i blu, ma questo è talmente pieno e profondo che mi costringe a mettere da parte ogni pregiudizio, non saprei come descriverlo se non "colore della collana di Rose in Titanic".
Ha una texture diversa da tutti gli ombretti Nabla, sembra quasi di toccare del velluto (again, non sono sotto acidi).
Sapete che non mi piace fare distinzioni per colore d'occhi/capelli/carnagione, sono convinta che tutti i colori stiano bene a tutti fino a prova contraria. Ecco, per Eternity faccio fatica ad immaginarmi una prova contraria.
Citron è descritto dall'azienda come un oro lime acceso e menomale che ci pensano loro a fornirci una descrizione perchè io non saprei proprio che pesci pigliare. Sotto certe luci è più oro antico, con altre spicca di più la componente verde, ma non è nè verde, nè oro, nè giallo.
La texture tra tutte è la più cremosa e si applica e si sfuma con grande facilità.
Come vedete Extravirgin e Aurum sono decisamente più verde oliva.
Mimesis è un prugna opaco dall'intensità modulabile.
Il mio adorato Villan di Sleek è molto simile, forse ha un filino di rosso in più all'interno, ma siamo lì e siccome per fare lo swatch ho dovuto raschiare quel che mi è rimasto dai bordi della cialda la somiglianza non mi dispiace affatto.
Confrontandolo con Fata Morgana - un marrone con una punta prugna - e il n. 325 Inglot - un viola caldo - si nota quanto si discosta sia dal marrone che dal viola.
Diciamocelo, Sandy non brilla di certo per originalità; è esattamente come lo descrive l'azienda, un sabbia dal riflesso champagne molto luminoso.
Immagino farà la gioia di molti amanti del genere, io non sono qua che mi strappo i capelli, chiaro, ma sono sicura che ci incontreremo spesso nelle mattine avvenire, la sua utilità in look rapidi, semplici, ma d'effetto non è in dubbio.
Lo vedo bene anche in qualcosa di sbilanciatissimo con sopracciglione da cavernicola, solo Sandy e un velo di mascara sugli occhi e sulle labbra la tinta Black Heart di Make Up Revolution, di questo ne riparleremo.
Dreamer è decisamente più freddo (inutile che vi dica quanto mi sta male, vero?), Entropy invece è più bronzo-rosato.
Concludiamo questa veloce carrellata con Petra. Anche qua, non saprei come descriverlo se non un terra di Siena opaco.
Vorrei tanto tediarvi con i racconti del mio amore per questo colore nato ai tempi delle superiori, tutti lo odiavano, ma io avevo sempre una collezione imbarazzante di tubetti di acrilico terra di Siena di cinque o sei marche diverse, ma non lo farò, vi risparmio questa tortura.
Il n. 335 di Inglot è decisamente più arancio ed è totalmente privo della componente rosata di Petra, Caramel è più ocra, Dormouse Dreams invece sta lì perchè so che insieme saranno una coppia meravigliosa che mi darà tante soddisfazioni.
Direi che è tutto. Potete trovare la collezione Genesis in vendita sul sito di Nabla Cosmetics e in alcuni negozi (di cui vi lascio l'utilissima lista in continuo aggiornamento fatta da Misato), fino al 22 dicembre gli ombretti - che sono disponibili sia in refill che in case - saranno in promozione scontati del 10% con spese di spedizione a 1€ per gli ordini sopra i 19€.
Per considerazioni un po' meno campate per aria ci risentiamo nei look, sapete che preferisco far parlare il mio faccione piuttosto che il mio avambraccio peloso.
Quindi, cosa ne pensate di questa collezione? Soddisfatte? Deluse?
Avete già fatto danni? Io potrei aver risolto con il minimo sforzo un paio di regali di Natale.
(*) I prodotti citati mi sono stati
gentilmente inviati dall'azienda, ma non per questo sono stati messi
limiti alla mia libertà di pensiero e parola o questa è stata in qualche
modo influenzata. Ci mancherebbe!