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22 gennaio 2016

Come il Coaching ha cambiato tutto

Beh, in realtà non lo so nemmeno io. Però l'ha fatto ed è questo quello che conta, lascio la teoria alle brochure e agli addetti ai lavori, io vi voglio offrire semplicemente la mia esperienza con il Coaching sperando che per qualcuno di voi possa fare la differenza come l'ha fatta per me.


Prendete una persona che pensa di avere tutti i problemi del mondo e con uno scetticismo a là San Tommaso di base, capirete che, quando la mia amica V. mi ha parlato delle sedute via Skype che faceva con questo coach e di quanto avrebbe potuto aiutare anche me, da una parte ero incuriosita, dall'altra il sopracciglio ancelottiano ha fatto una timida comparsa. 
Mi rendevo però conto che c'era qualcosa da sistemare, a cui non potevo semplicemente abituarmi e liquidare con "sono fatta così" e tra cui c'era il fatto di bloccarmi quando si trattava di affrontare direttamente la cosa. Era un circolo vizioso senza fine dove mi piangevo addosso perché mi piangevo addosso - complicato esattamente come sembra - e trovare la spinta per risolvere la cosa è stato il primo passo. Saranno stati i racconti di V., sarà stato il bisogno di fare qualcosa di concreto, non lo so, sta di fatto che i dubbi si sono fatti da parte e ho deciso di dare una chance al coaching motivazionale. 

Oggi, a solo quattro mesi di distanza e con un percorso portato a termine con successo, non potrei essere più felice di aver preso quella decisione. 
Dico e sottolineo solo perché pensavo di aver bisogno di chissà quanti lustri per affrontare quella miriade di problemi che ero convinta di avere, ma, come mi sono resa conto verso le ultime sedute, era semplicemente la mia testa a dipingerli come tali e ingigantirli rendendoli all'apparenza irrisolvibili. 

Una dimostrazione di come le convinzioni siano fatte per essere smontate è la lunaticità. Ho sempre pensato di essere lunatica, giustificando così i miei cambi d'umore repentini. Con il coaching ho esplorato quei momenti e ho capito che hanno sempre avuto una causa scatenante e quindi una motivazione razionale, non sono il frutto di una presunta instabilità emotiva, ma un normalissimo processo mentale di causa-effetto che può essere tenuto a bada. Questo si può applicare a tanti altri aspetti del proprio carattere che ci sembrano negativi e/o incontrollabili, io vi ho portato un esempio anche abbastanza banale, ma credo renda bene l'idea.
Detta così può sembrare che chiunque possa lavorare su sè stesso autonomamente, ma neanche se avete il tempo di ritirarvi in un monastero in Tibet per qualche mese riuscirete a sopperire alla mancanza di una controparte preparata con cui dialogare. Grazie al mio Coach sono riuscita a parlare di cose che non avevo mai detto ad alta voce senza sentirmi forzata a farlo o giudicata. Ho percepito fin da subito un grande rispetto per i miei spazi, non mi ha mai chiesto di entrare nei particolari delle mie problematiche, anzi, ora che ci penso non mi ha chiesto proprio niente: ogni cosa, ogni argomento da affrontare è venuto fuori da me ed essendo una persona molto riservata, sono convinta che sia stato in gran parte merito di chi avevo davanti e del rapporto di fiducia che si è creato tra noi. Non mi ha trovato una cura, non mi ha dato risposte a domande esistenziali, mi ha affiancato facendomi domande precise per arrivare ad aprire il vaso di Pandora in cui erano raccolti quei freni che mi rendevano difficili anche le situazioni quotidiane più semplici. 
La mancanza di autostima era uno di questi. Non è che ne fossi completamente priva, il dialogo con il Coach ha fatto però in modo che prendessi consapevolezza dei miei mezzi, estendendola anche agli ambiti in cui l'autostima era proprio a zero. E' un processo inconscio molto profondo che mi riesce difficile mettere nero su bianco senza banalizzarlo, ma la sensazione che ho avuto alla fine è stata quella di aver finalmente messo in relazione due parti di me che erano separate, permettendo a quella positiva di prevalere e influenzare quella negativa. 

Ovviamente il mio percorso non si è aperto e chiuso con i due esempi che vi ho esposto, ho lavorato anche su altro, ma ho scelto di raccontarvi in breve la mia esperienza attraverso questi perché so essere problematiche che accomunano tante persone e in cui è facile ritrovarsi. Ci tenevo a dirvi che si possono affrontare e risolvere, si può fare.
Quindi ecco, non so spiegarvi come, ma il Coaching ha cambiato tutto, ha cambiato la percezione che ho di me tirandone fuori la parte migliore e il modo in cui affronto le situazioni. La mia testa è finalmente in ordine e dopo essere stata ferma a guardarmi l'ombelico per anni, mi sono rimessa in marcia.